Ma quale ricostruzione?

http://www.piuweb.net/regioni/emilia/lintervento-di-vasco-errani-il-terremoto-non-si-puo-prevedere-ma-si-puo-prevenire/

E’ un po’ come per le malattie: si spera di non doversi mai ammalare (anche perché a Bondeno siamo senza ospedale)…

Firma la petizione

A distanza di un anno non sono ancora state rese pubbliche le perizie che hanno portato alla chiusura dell’Ospedale,  né sono stati fissati dei tempi e delle modalità per la riapertura almeno del Pronto Soccorso.

Il posto più vicino di assistenza è a Cento (FE) o a Cona (FE) con tempi di percorrenza, con viabilità ordinaria, superiori a 30 minuti.

La lunga notte del '43

Giovedì 30 maggio ore 17 – VETRINA LETTERARIA

Alessandro Roveri – LA GUERRA DI HITLER. DA MONACO 1938 A FERRARA 1943 (Este Edition, 2013)
LA GUERRA DI HITLER. DA MONACO 1938 A FERRARA 1943 Dialoga con l’Autore, Riccardo Roversi
Alla stesura di questo libro, dedicato alla ricostruzione della “guerra di Hitler” (la seconda guerra mondiale), l’autore è stato stimolato da due fattori. Il primo consiste nella scoperta dell’importanza storica dei fatti di Ferrara del 15 novembre 1943. Il secondo è rappresentato dalla pubblicazione in Germania del diario di quella guerra composto, a suo rischio e pericolo, da Friedrich Kellner, funzionario giudiziario antinazista di Magonza e Laubach. Egli per tredici anni, dal 1933 al 1945, è rimasto solo in mezzo alla gazzarra nazista dei suoi connazionali.
Alessandro Roveri, Cattolica, 1929. Già docente di Storia moderna e contemporanea presso l’Università di Ferrara, è autore di studi storici, monografie e saggi conservati nelle biblioteche di tutto il mondo. Per questa casa editrice ha pubblicato: “Ferrara Città Europea” (2000), “Antonio Di Pietro nella storia della Repubblica” (2005) e “Tutta la verità su Quilici, Balbo e le leggi razziali” (2006).

Nascita di una biblioteca

In occasione della inaugurazione della sala 2000 ristrutturata dopo il terremoto (domani 3 aprile 2014 alle 21), ripubblichiamo l’articolo seguente:

Vedendo, in questi giorni il Centro 2000 , tutto impacchettato per i lavori in corso,  mi è tornata alla mente la vicenda della nascita della biblioteca, al suo interno, nei primi anni ’70 del secolo scorso.

Non che a Bondeno non ci fosse anche prima; io stesso ricordo che, da bambino, nei primi anni ’50, venivo accompagnato da mio nonno al secondo piano del Comune, dove un solerte Euno Borsatti, la domenica mattina gestiva il prestito librario.

Poi non ne ho saputo più nulla finché (appunto nei ’70) l’allora assessore alla cultura Maurizio Aleotti decise di trasferire quanto rimasto in qualche magazzino polveroso, nell’ala sinistra del 2000 (la destra era occupata da tempo dal Bar “del popolo”).

Ricordo ancora la catasta di libri ammassati sul pavimento, in attesa di essere sistemati su scaffali metallici decisamente spartani dalla neo-bibliotecaria Tiziana Melloni, impiegata comunale destinata alla bisogna.

Una sorta di bando informale fu fatto circolare tra i giovani di allora e si costituì, attorno alla biblioteca, un centro culturale di cui feci parte anch’io, assieme a Romano Gallerani, Gino Agnelli , Giuliana Castellari, e i giovani Osti, Parmeggiani,Querciali, Bergamini, Bolognesi gravitanti attorno al bar.

Ovviamente il primo compito fu rimpinguare la dotazione libraria con opere più recenti e dare inizio di nuovo al prestito; ben presto però, con la indispensabile collaborazione dell’assessorato, sfruttando la sala 2000, si fecero presentazioni di libri, cineforum a 16mm e altri in collaborazione con l’adiacente cinema Argentina, serate di ascolto musicale, tornei di scacchi e, last but not least, la stagione teatrale (al teatro Orfeo), con una media di 600 abbonati le prime stagioni.

Se si pensa che, nello stesso periodo, Paolo Malagodi, dava vita, in Borgo Paioli, al C.S.A, dove convergevano, con attività similari i giovani della parrocchia, con cui collaborammo, c’è da stupirsi per la quantità e qualità di offerta culturale di quel tempo a Bondeno.

Alla fine di quegli anni, probabilmente per un mutamento degli equilibri politici , il Comune assunse direttamente la gestione della biblioteca; si affacciavano gli anni del riflusso e tutto rientrò nella normalità.

Paolo Giatti

P.S. Mi scuso preventivamente per eventuali errori od omissioni, ma l’articolo è frutto della memoria e non di una ricerca documentaria, come forse la materia richiederebbe.

Momenti di poesia

Mercoledì 29 maggio ore 17 – MOMENTI DI POESIA

Alberto Amorelli e Matteo Pazzi – ELEGIA DELL’INVERNO/BESTIARIO DELL’ESTATE (Editrice Kolibris 2013)
Dialogano con i giovani autori Eleonora Rossi e Matteo Bianchi
La Compagnia del Libro e il Gruppo del Tasso presentano la doppia silloge poetica di Alberto Amorelli e Matteo Pazzi. Il progetto è un flip book edito dalla Casa Editrice Kolibris di Ferrara. Ghiaccio e Fuoco, Inverno ed Estate elementi da sempre contrapposti che nelle felici liriche di Amorelli e Pazzi riescono a trovare un impensato punto di contatto nell’onestà della poesia stessa e delle sensazioni ad essa legate.
Interverranno anche l’editore Chiara De Luca e la fotografa Chiara Galloni, che si è occupata degli scatti per la raccolta.
A cura di Compagnia del Libro e Associazione Culturale Il gruppo del Tasso di Ferrara

Filosofia della politica

Martedì 28 maggio ore 17
INCONTRO CON L’AUTORE

Francesco Lusciano – FILOSOFIA DELLA POLITICA (A&P Editrice, 2011)
Filosofia della Politica Perché “Filosofia della politica”? Oggi il termine politica è, in gran parte dell’Occidente, negativo, in quanto esprime una teoria e una pratica non in grado di migliorare le sorti dei cittadini. Spesso si identifica con interessi di parte e di casta. A ragione lo si associa a corruzione, malversazione, truffa. Eppure la politica rappresenta l’unico strumento per migliorare le sorti della ‘polis’ sia su scala nazionale che universale. È dunque fondamentale ridare a questo nobile concetto tutto il suo valore e forza nel Terzo Millennio. (Nota dell’Autore)
Francesco Lusciano, ex insegnante e giornalista, vive a Chioggia dove in passato ha ricoperto la carica di Assessore alla Cultura. Tra i suoi scritti citiamo il saggio “Filosofia della felicità” pubblicato nel 2011 e il romanzo “Frau, mi permette un tango” del 2010

Racconti in vernacolo

Lunedì 27 maggio ore 17 – VETRINA LETTERARIA

Gastone Guaraldi – CUNTAR PURASÀ QUEI (Raccontar molte cose)
Cuntar purasà quei Dialogano con l’Autore Carla Lanfranchi, Presidente Gruppo Archeologico Ferrarese e Daniela Furiani, presidente Ado
“Sè at’vò saver cus’iè i valòr dlà vita con sinzerità
aprezand il gioi, col blèzz e tùtt’il sudisfaziòn,
le far dal bèn, esar bòn, mudèst, e cumpurtarass con semplicità…”
(Da “I valòr dlà vita”)

Più che poesie, questi racconti sono storie contemporanee e autobiografiche in rima. Ho voluto raccontarle in vernacolo ferrarese perché si possono esprimere con quella carica umana di colorita forza dialettale. (note dell’Autore)
Gastone Guaraldi, Mario per gli amici, è ferrarese di Voghiera, classe 1930. Dopo quarant’anni di appassionato lavoro nei suoi saloni di parrucchiere a Ferrara e a Cortina d’Ampezzo, dedica ora il suo tempo oltre alla cura degli affetti, ai viaggi, alla scultura e alla scrittura soprattutto di poesie in vernacolo. Altre sue pubblicazioni sono “Accordi poetici”, del 1995 con la prefazione di Pepita Spinelli e “Par Frara col dialett”, del 1998 con la prefazione di Dino Tebaldi.
Il ricavato della vendita del libro verrà devoluto all’Ado

Sovranità in conflitto

Dal 30 maggio al 2 giugno a Trento e Rovereto l’ottava edizione del Festival dell’Economia

Di “Sovranità in conflitto” discuteranno economisti, politici, studiosi delle più diverse discipline dal 30 maggio al 2 giugno in occasione dell’ottava edizione del Festival dell’Economia di Trento. «La crisi – come scrive Tito Boeri, responsabile scientifico del festival – ha fatto rimpicciolire molte sovranità nazionali. Molti re si sono scoperti terribilmente piccoli ancora prima che nudi. Governi nazionali sono dovuti intervenire per salvare istituzioni finanziarie che erano fino a 10 volte più grandi di loro. Hanno scoperto, loro malgrado, che l’unico modo per affrontare il problema era quello di gestire la crisi (e gli aiuti) assieme ad altri paesi, rinunciando a un pezzo della sovranità che almeno formalmente avevano pur di non perderla del tutto, travolti dal fallimento di giganti, di istituzioni molto più grandi di loro e che non potevano lasciar fallire senza fallire essi stessi.  E anche al di fuori della crisi, come è possibile regolare giganti che sono così potenti da poter tenere sotto scacco i governi nazionali?»

Si apre e si chiude con due Premi Nobel dell’Economia: il ritorno di Michael Spence all’inaugurazione del 30 Maggio sul tema del “governo della catena produttiva globale” e la chiusura di James Mirrlees il 2 Giugno proprio sulla perseguibilità dell’abbandono dell’Euro. Nel mezzo una serie d’incontri che ci faranno capire come proprio il concetto di sovranità monetaria, politica e fiscale stia subendo una forte trasformazione. Tra questi di grande interesse la testimonianza di George Papacostantinou, già ministro delle Finanze greco, su come si vive e si tratta con “la troika”. Il Segretario Generale dell’OCSE Angel Gurria illustrerà le strategie per combattere e ridurre la “disuguaglianza” mentre Nemat Shafik, Deputy Director del Fondo Monetario Internazionale, ci darà il suo speciale punto di vista sulle sfide dell’economia mondiale.
Non può certo mancare un’attenzione particolare al nodo europeo. Il vecchio continente si trova a metà del guado: da un lato un’integrazione politica e fiscale più serrata, dall’altro la disintegrazione e la fine dell’Euro: come sarà l’Europa fra vent’anni? Ce lo dirà Giuliano Amato, un “testimone del tempo” tra i grandi protagonisti del processo d’integrazione continentale. Sugli eurotemi interverranno inoltre, Luis Garicano, “Può l’Euro sopravvivere?”, Daniel Gros, “L’unione bancaria per salvare l’Euro”, Charles Wyplosz, “Come rimettere a posto l’area dell’Euro”, e Lucrezia Reichlin, “Quanto deve essere indipendente la BCE”.
Con il consolidamento della globalizzazione dei mercati non si è certo ridotta la povertà, al contrario sono aumentate le disuguaglianze sia tra gli Stati sia tra le fasce della stessa popolazione dentro i confini nazionali: l’economista indiano Kaushik Basu, Chief Advisor del governo indiano partendo da una critica serrata del capitalismo contemporaneo, proporrà una visione originale della scienza economica. Con Federico Rampini faremo il punto sulla controversa “dottrina Obama”, per poi passare alla Cina e alla crescita asiatica con l’incontro con Michael Pettis e Tongdong Bai sui modelli di autoritarismo illuminato. Hélène Rey, ci aiuterà a valutare rischi e opportunità della globalizzazione finanziaria. Da non perdere, poi, la lectio di uno tra più autorevoli e popolari filosofi americani, Michael Sandel che ci spiegherà come siamo passati da un’economia di mercato a una società di mercato, con tutti gli effetti fortemente distorsivi nelle relazioni tra le persone. E ancora Fabrizio Barca che interverrà in un dibattito sul Nord e Sud dell’Europa e Paola Sapienza che rifletterà sul ruolo delle banche nell’economia, sui diversi modelli di governance, offrendo una chiave di lettura delle sfide che gli istituti di credito italiani dovranno fronteggiare nel futuro.
Di grande interesse la riflessione di Colin Crouch sul controllo dei “giganti”, le grandi corporation che agiscono aldilà e al di sopra dei confini degli stati nazionali. Attualissime le considerazioni di Stefano Rodotà su vecchi e nuovi diritti.

L’ Italia fin dalla nascita dello Stato unitario ha dovuto fare i conti con una sovranità ingombrante come quella della Chiesa. Una convivenza vissuta fra reciproche diffidenze e convenienze. Sergio Romano ci accompagnerà in una ricognizione storica da Cavour a Berlusconi tra laicità e religione, in cui la delimitazione dei rispettivi ambiti è stata non di rado turbata o addirittura contraddetta da inopportune invasioni di campo. C’è poi nel nostro paese una sovranità parallela, sotterranea e insidiosa, la sovranità criminale di Cosa Nostra, camorra e ’ndrangheta, che in alcune zone d’Italia e non necessariamente nel Sud, svolgono funzioni legislative, imponendo regole, facendo affari, emettendo sentenze contro affiliati e nemici. Di questa oscura sovranità parlerà uno dei più autorevoli storici italiani, Salvatore Lupo.

Tornano alcuni formati che hanno suscitato tra il pubblico del festival interesse e curiosità. Le “Parole chiave”, che quest’anno sono quattro: Fondi sovrani, Spread, Condizionalità e Grande crisi finanziaria; i “Forum” su chi decide a cura de “lavoce.info” che si interrogheranno sul patto di stabilità interno e il federalismo fiscale chiedendosi “chi comanda in Italia” – tra i protagonisti il Presidente della PaT Alberto Pacher e il sindaco di Verona, Flavio Tosi – e “chi comanda in Europa” in collaborazione con la rivista Limes di Lucio Caracciolo; di grande interesse anche il terzo appuntamento, sul tema dei sondaggi con la partecipazione di Alessandra Ghisleri, Nando Pagnoncelli e Roberto Weber.

Si confermano gli “Incontri del Sole 24 Ore” a cura di Armando Massarenti e gli “Incontri con l’autore” a cura di Tonia Mastrobuoni con un programma fittissimo che vedrà discutere insieme tanti protagonisti del dibattito economico e politico del nostro paese da Mario Monti a Luigi Zingales, da Pier Carlo Padoan a Susanna Camusso da Salvatore Rossi a Maurizio Landini e tanti altri ancora.

Anche quest’anno il festival si distingue per la sua attenzione al mondo giovanile: 280 studenti di oltre 40 scuole superiori hanno partecipato ieri in tutta Italia ad una prova d’esame su temi di economia, dopo aver risposto ad un bando del MIUR per 20 borse di partecipazione a Trento, nei giorni del festival: i vincitori saranno ospiti del festival in quella che si annuncia un’esperienza memorabile. 150 ragazzi e ragazze della YSI (Young Scholar Initiative) provenienti da tutto il mondo si riuniranno a Trento, sempre nei giorni del festival, per il loro annuale meeting organizzato da INET, l’Institute for New Economic Thinking promosso da George Soros che, dopo l’esperienza dello scorso anno, ha individuato in Trento e nel festival dell’Economia un appuntamento immancabile per chi si occupa di economia. Oltre la presenza dei giovani di YSI, che seguiranno un programma di incontri interni, INET porta al festival due “lecture” di straordinario valore, con Andy Haldane e con Perry Mehrling.

L’ottava edizione del festival vede nascere 2 nuovi formati: “CinEconomia” e l’ “Economia in Scena”. Marco Onado, più volte ospite nei programmi del festival, torna nella doppia veste di apprezzato economista e appassionato cinefilo e presenta una selezione di tre pellicole, Thank you for smoking, A cena con il diavolo e Mani sulla città, reinterpretandole con lo sguardo della “Cineconomia”, ovvero soffermandosi sulle suggestioni che i tre film possono offrire all’occhio dell’economista.
In maniera analoga Fabio Ranchetti, anche lui studioso già protagonista di precedenti edizioni del festival, commenterà una selezione di testi dalla storia del pensiero economico e dalla letteratura che, dal palcoscenico del Teatro Sociale, verranno letti da due fra i maggiori interpreti della scena teatrale italiana: gli attori Massimo De Francovich e Massimo Popolizio. Un attore d’eccezione inoltre, la sera del giovedì 30, inaugurerà il format “L’economia in scena”: si tratta di Federico Rampini che con “Occidente estremo” ci porterà in viaggio con i suoi reportage tra i continenti, da San Francisco a Pechino a New York.

Il Festival dell’Economia ripropone alcuni appuntamenti anche a Rovereto: una keynote del Direttore di INET Rob Johnson e un incontro con chi dell’attività e della professionalità “sovranazionale” fa una virtù: “Medicins sans frontieres”.

Dunque il festival conferma la sua vocazione ad essere un momento di riflessione condivisa e partecipata sulle grandi questioni economiche e politiche del nostro tempo; un tempo, quello che viviamo, denso di incognite sul futuro dell’economia mondiale: «Una delle lezioni della crisi – come ricorda il responsabile scientifico del festival, Tito Boeri – è che non basta una politica monetaria comune, anche quando questa si spinge molto al di là del seminato, nell’ambito di una unione monetaria. E anche il successo nella lotta contro l’inflazione non impedisce l’instabilità finanziaria e il formarsi di bolle speculative. Ci vuole anche una maggiore integrazione fra autorità di regolazione, una unione bancaria, con una supervisione sovranazionale delle banche e meccanismi di gestione delle crisi comuni […] La globalizzazione ha portato con sé l’atomizzazione della catena produttiva con effetti perversi sulla distribuzione del reddito in molti paesi. A che scala è possibile governare questi fenomeni? Forse una giurisdizione nazionale non è più sufficiente ma imparando dagli errori del passato possiamo evitare che le crisi di sovranità si traducano in conflitto».

Uomini che inseguono le donne

Fino al 30 giugno 2013

Ferrara – Museo Archeologico Nazionale – Via XX Settembre, 124

La mostra al Museo Archeologico Nazionale è un singolare itinerario tra le tante storie raffigurate sulle ceramiche spinetiche, curato dall’ archeologo Mario Cesarano che ha selezionato, tra i reperti vascolari del museo, quelle raffigurazioni in grado di documentare, nel mondo etrusco, il riconoscimento di una dignità della donna non vilipesa come purtroppo sempre più spesso accade oggi.

Ne è nato un percorso suggestivo, che attraverso le immagini raffigurate su 19 vasi, mostra in vetrine tematiche, i sei argomenti fondamentali dell’esposizione: I modelli iconografici del mito, L’inseguimento amoroso, Cacciatori e prede, Teseo: l’efebo per eccellenza. Tutto per volontà degli dei, la violenza come empietà.

Al termine del percorso espositivo, l’immagine di una musa riafferma, attraverso la sua grazia e femminilità, i valori della dignità della donna.

Orari

Dalle 9.30 alle 17.00.

Giorni di chiusura

  • Lunedì

Tariffe

5, 00 euro; ridotto 3,00 euro

Gratuito

  • Fino a 18 anni
  • Over 65

Notte verde

La notte tra l’1 e il 2 giugno la città di Rovereto rimarrà sveglia per la grande manifestazione dellaNotte Verde, la notte del Festival dell’Economia, che in questa terza edizione avrà come leit-motiv la terra. Un tema quanto mai attuale, che a Rovereto sarà declinato in più direzioni.

Terra come utilizzo del territorioper gli spostamenti, e quindi tutto il versante della mobilità alternativa, con un focus sulla ciclabilità, che a Rovereto sta rapidamente trasformando il volto stesso della città, candidandola a una delle più importanti “città della bici” d’Italia. Si parlerà poi di terra in relazione alla green economycome prodotto della terra: dalla viticoltura biologica e naturale, che qui è di casa, all’agricoltura di montagna, per passare alle riflessioni sul sistema economico e la sostenibilità. Infine, terra come paesaggio, con una sottolineatura dunque degli interventi umani sul territorio, l’urbanistica, l’architettura, ma anche come cultura e ispirazione artistica.

Per sottolineare questa tematica, il logo della NotteVerde 2013 sarà accompagnato dal pay-off “Tutti su per terra!”. Giunta alla sua terza edizione, la NotteVerde di Rovereto sta assumendo i contorni ormai di una consolidata e importante kermesse, che coinvolge davvero l’intera città nell’arco di due giornate, ovviamente… notte compresa! Come nelle precedenti edizioni, la notte sarà un mix sapientemente equilibrato di arte e design, sport, attività educative e di sensibilizzazione, didattica, cinema e spettacolo, musica e teatro, artigianato e industria, enogastronomia.

Il programma completo sarà svelato nella conferenza stampa ufficiale, nel frattempo però sono state date alcune anticipazioni che riguardano eventi, laboratori e iniziative che necessitano della partecipazione di tutta la città.

  • Porta la tua bici, sali sul rullo e pedala! Alla Notte Verde anche la musica è gree con il PALCO A PEDALI, una struttura a impatto zero che offrirà agli spettatori uno show speciale. La band sul palco, i Tetes de bois, suoneranno grazie all’impegno dei tanti “pedalatori” che si alterneranno nelle 90 postazioni allestite. La ricerca dei volontari è già iniziata. E’ possibile partecipare con la propria bicicletta o con quelle a disposizione. Per avere maggiori informaizioni e scoprire come partecipare cliccate qui.
  • Sono aperte le iscrizioni per i diversi LABORATORI didattici proposti nell’ambito della Notte Verde 2013 e anche nella domenica precedente, il 26 maggio. Le proposte sono organizzate dal Museo Civico di Rovereto, dal Mart, da Th Hub e anche dal Centro commerciale di Via Paoli. Per maggiori informazioni cliccate qui
  • C’è poi l’attesa ROVERUNNING RACE, la corsa non competitiva che si svolgerà in nottura durante la Notte Verde il primo di giugno. La corsa è aperta a tutti ed è già possibile iscriversi. Per informazioni cliccate qui.

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