Dall’avvio della sciagurata campagna di Russia dell’esercito italiano sono ormai trascorsi più di 70 anni e, appena un anno fa, una mostra che racchiudeva documenti inediti, immagini e materiali fu aperta a Bondeno per celebrare la triste ricorrenza. Oggi sarà finalmente possibile fare anche luce sulla sorte dei 65 soldati matildei caduti o scomparsi in Russia, attraverso un minuzioso lavoro di ricerca promosso da Comune e Lions Club di Bondeno. Sabato 12 aprile (alle 16.30 in pinacoteca) i parenti delle persone non più tornate dalla campagna dell’Armir (Armata militare italiana in Russia) sono stati invitati dalle autorità cittadine a un incontro in cui riceveranno, in busta chiusa, le ultime informazioni che è stato possibile raccogliere relative ai propri congiunti. Grazie «Ad una ricerca svolta in questi anni da Domenico Morandi e Associazione Unirr (Unione nazionale italiana reduci in Russia), sono state compiute verifiche incrociandoi dati di archivi ex sovietici e quelli nazionali, ed anagrafici locali – scrivono ai cittadini interessati il sindaco Alan Fabbri e il presidente del Lions, Marco Maffiolini -; verifiche che hanno consentito di acquisire ulteriori informazioni sui militari bondenesi caduti o dispersi in Russia, durante il secondo conflitto mondiale».
Nella busta che sarà consegnata o fatta recapitare ai parenti, vi saranno tutte le informazioni note riguardanti ogni giovane militare disperso/caduto, comprese le foto del campo o del cimitero in cui sono stati sepolti i resti mortali e su cui, eventualmente, sarà possibile portare un fiore.