Ferrara scende in piazza

Anche a Ferrara, oggi alle 16, si manifesterà; nella vulgata televisiva l’evento è semplificato nella contrapposizione dimostranti/negozianti.

Limitandoci alla situazione locale, abbiamo già avuto modo di notare in un precedente articolo (Il nulla), come il piccolo commercio abbia da lungo tempo subito la concorrenza della grande distribuzione e ne sia uscito sconfitto.

Il recente accordo del WTO vedrà ulteriormente complicarsi la situazione nazionale, per quel fenomeno ormai noto come globalizzazione.

Come al solito lo scenario è stato descritto con largo anticipo dal romanzo di J.G.Ballard “Regno a venire” (Tit. orig. Kingdom come).

Espressione poco decifrabile, nella lingua originale, ma probabilmente derivata dalla versione britannica del paternoster. “Venga il regno”, invece di “Venga il (tuo) regno”. Sì, ma di quale regno si tratta?
Sorge ai margini di un’autostrada dal traffico sostenuto, e nei pressi dell’aeroporto di Heathrow. Consiste in un enorme centro commerciale e nelle case sorte attorno. L’unica passione condivisa dagli abitanti working class è il tifo calcistico: vivono per quello. Quanto al centro in sé, somiglia a una basilica. E lo diviene effettivamente, sotto la pressione popolare. La comunità si rende autonoma, recide i legami col resto del Paese. Crea una propria, abnorme, identità spirituale di taglio consumistico. Perché la consacrazione sia effettiva, serve un Messia. E’ da qui che Ballard fa iniziare il suo romanzo.
(Valerio Evangelisti)

shopping nel paese di distopiaInutile dire che ne consigliamo la lettura, visto che abbiamo, anche noi di Araba Fenice, qualcosa in catalogo: http://www.lulu.com/spotlight/afenice

Questo significa anche che luminarie e centri commerciali sono già stati silenziosamente scavalcati in alcuni settori (tra cui quello librario) dalle vendite on-line…