Referendum confermativo: una consultazione senza quorum

Il concetto moderno di referendum è, secondo il vocabolario della lingua italiana Devoto-Oli, quello di un appello, autorizzato e regolato dalla legge, al corpo elettorale perché si pronunci su singole questioni o più particolarmente, sulla struttura essenziale dello Stato o del governo, in quest’ultimo caso con significato riconducibile a plebiscito.
Il termine deriva dal latino, nello specifico dal gerundio del verbo refero (refers, retuli, relatum, referre) che tra i suoi numerosi significati annovera anche quelli di riferire, riportare, rispondere.
Il termine quorum, anch’esso di chiara provenienza latina, deriva dalla frase “quorum maxima pars” e sta a significare il numero legale, la maggioranza, istituti ancora oggi fondamentali negli organi e nelle decisioni collegiali.
Nel referendum confermativo, detto anche costituzionale o sospensivo, si prescinde dal quorum, ossia si procede al conteggio dei voti validamente espressi indipendentemente se abbia partecipato o meno alla consultazione la maggioranza degli aventi diritto, a differenza pertanto da quanto avviene nel referendum abrogativo.
Attraverso il referendum abrogativo si decide se abrogare o meno una legge mentre con il referendum confermativo il popolo decide se confermare o meno una legge di riforma costituzionale già approvata dal Parlamento, ma senza la maggioranza qualificata dei due terzi.
Si procede ad un referendum confermativo di una legge costituzionale nel caso in cui entro tre  mesi dalla pubblicazione della legge stessa, ne facciano richiesta un quinto dei membri di una camera, oppure 500.000 elettori oppure cinque consigli regionali. La votazione ha luogo in una domenica compresa fra il 50° e il 70° giorno successivo all’indizione del referendum stesso.

Così dice il sito del ministero dell’interno: http://www1.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/elezioni/app_notizia_22182.html

Si vota domenica 4 dicembre e Chi andrà a votare dovrà esprimere il suo voto sbarrando il (se è favorevole alla riforma costituzionale), o No (se intende bocciare il ddl Boschi).

7 pensieri su “Referendum confermativo: una consultazione senza quorum

  1. Ieri sera non mi son voluta perdere il confronto fra Renzi e Zagrebelsky sulla riforma della Costituzione. Io credo che mai come ieri sera si sia vista la pochezza di Renzi in tutto il suo “splendore”. Non so come abbia fatto, il povero Prof., a mantenere un imperturbabile aplomb di fronte a tanta arroganza, superficialità e soprattutto incompetenza sulla materia. Certo che per la gente comune, abituata ai classici talk show fatti di battutine e slogan, Renzi avrà fatto un figurone, come al solito. Se passa la riforma, credo proprio che dovremo dire un addio definitivo a questa democrazia, seppur imperfetta. Davvero non mi so rassegnare a questa cosa.
    Paola Paganelli

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  2. Quanto al nostro referendum la scheda non dice che triplicano a 150000 le firme per le leggi di iniziativa popolare. Né che per il referendum abrogativo si può arrivare a 800000. Non dice che il Senato viene ridotto, ma che nessuno dei cento senatori rimasti sarà eletto direttamente dai cittadini. Non dice che la Camera resta nel numero esatto di prima, e che però il governo avrà più poteri su di essa. E che su cosucce di poca importanza come la dichiarazione di guerra le procedure sono semplificate. La scheda non dice che le modifiche al titolo V hanno tutte lo scopo di dare più poteri al governo, sottraendoli a comuni e regioni, su questioni decisive come la salvaguardia del territorio. Ma soprattutto non dice che questo non è un referendum abrogativo (come quelli avuti finora), ma confermativo , dove il Sì e il No vogliono davvero dire Sì e No e non il loro contrario

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  3. Professor Zagrebelskj: ma ha capito con chi abbiamo a che fare? Cosa vuole che gliene freghi a uno così se lei, timidamente, gli fa notare che “riforme conservative che servono a blindare un sistema oligarchico sempre più tipo governativo e meno parlamentare”? Non ha ancora compreso che Renzi (e gli altri parvenu dell’attuale politica) mirano proprio a cancellare la parola democrazia, per promuovere l’oligarchia di pochi, che il parlamento potrebbe anche non esserci – per loro – e tutto andrebbe meglio? L’importante, per Renzi, non è governare: è fregare gli elettori in tutti i modi, per poi correre a presentare l’ultima collezione di Armani su Vogue! Non ha visto come ha fatto per la tassa sulla RAI? Che tu ce l’abbia oppure no, paghi ugualmente! I rimborsi? Ah, ah, ah…E noti che, proporzionalmente, la tassa per gli Enti Locali la pagano anche i pensionati al minimo! Si tolga le pelli di salame dagli occhi, finalmente, e guardi chi ha di fronte! Quel bamboccione tirato su a merendine, oggi, è l’alfiere degli interessi mafiosi! Il Ponte sullo Stretto, allora?

    http://carlobertani.blogspot.com/2016/10/avvoltoi-e-colombe-allo-sbando.html

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  4. REFERENDUM COSTITUZIONALE

    Si vota domenica 4 dicembre 2016 dalle 7.00 alle 23.00

    Per i residenti all’Estero è possibile richiedere di votare in Italia entro l’8 ottobre mentre chi si trova temporaneamente all’Estero (minimo 3 mesi) può richiedere di votare nel Paese in cui si trova, facendo richiesta entro l’8 ottobre 2016. Leggi tutto

    Quesito del Referendum a cui si potrà rispondere SI o NO:

    Approvate il testo della legge costituzionale concernente “disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione” approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?

    UBICAZIONE SEGGI INVARIATA RISPETTO ALLE ULTIME ELEZIONI

    aire

    Elettori residenti all’estero e iscritti nell’AIRE

    Gli elettori residenti all’estero ed iscritti nell’AIRE (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero) riceveranno il plico elettorale al loro indirizzo di residenza. Qualora l’elettore non lo ricevesse potrà sempre richiederne il duplicato all’Ufficio consolare di riferimento.

    Chi invece, essendo iscritto nell’AIRE, intende votare in Italia, dovrà far pervenire all’UFFICIO CONSOLARE competente per residenza (Ambasciata o Consolato) un’apposita dichiarazione (vedasi fac-simile allegato) su carta libera che riporti: nome, cognome, data e luogo di nascita, luogo di residenza, indicazione del comune italiano d’iscrizione all’anagrafe degli italiani residenti all’estero, l’indicazione della consultazione per la quale l’elettore intende esercitare l’opzione.

    La dichiarazione deve essere datata e firmata dall’elettore e accompagnata da fotocopia di un documento di identità dello stesso e può essere inviata per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano all’UFFICIO CONSOLARE, anche tramite persona diversa dall’interessato, entro l’8 ottobre 2016, con possibilità di revoca entro lo stesso termine.

    Elettori temporaneamente all’estero.

    Gli elettori italiani che per motivi di lavoro, studio o cure mediche si trovano temporaneamente all’estero per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento del Referendum, nonché i familiari con loro conviventi, potranno partecipare al voto per corrispondenza organizzato dagli uffici consolari italiani (legge 459 del 27 dicembre 2001, comma 1 dell’art. 4-bis), ricevendo la scheda al loro indirizzo all’estero.

    Per partecipare al voto all’estero, tali elettori dovranno – entro l’8 ottobre 2016 – far pervenire AL COMUNE d’iscrizione nelle liste elettorali un’apposita opzione. E’ possibile la revoca entro lo stesso termine. Si ricorda che l’opzione è valida solo per il voto cui si riferisce (ovvero, in questo caso, per il Referendum del 4 dicembre 2016).

    L’opzione (fac-simile allegato) può essere inviata per posta, telefax, posta elettronica anche non certificata, oppure fatta pervenire a mano al Comune anche da persona diversa dall’interessato (nel sito http://www.indicepa.gov.it sono reperibili gli indirizzi di posta elettronica certificata dei comuni italiani).

    La dichiarazione di opzione, redatta su carta libera e obbligatoriamente corredata di copia di documento d’identità valido dell’elettore, deve in ogni caso contenere l’indirizzo postale estero cui va inviato il plico elettorale, l’indicazione dell’Ufficio consolare competente per territorio e una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti per l’ammissione al voto per corrispondenza (vale a dire che ci si trova – per motivi di lavoro, studio o cure mediche – in un Paese estero in cui non si è anagraficamente residenti per un periodo di almeno tre mesi nel quale ricade la data di svolgimento del referendum; oppure, che si è familiare convivente di un cittadino che si trova nelle predette condizioni).

    tessera

    Rilascio duplicato tessera elettorale: presso l’Ufficio Elettorale di Renazzo, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.

    Gli elettori residenti a Cento capoluogo, con Tessera Elettorale completata, possono presentare richiesta di rilascio di nuova Tessera all’URP, tramite modulo di autocertificazione, senza recarsi all’Ufficio Elettorale di Renazzo. Il modulo di autocertificazione è scaricabile in allegato o disponibile presso l’URP.

    E’ possibile presentare moduli di autocertificazione di più persone, allegando ad ognuno copia di documento di identità del titolare della tessera da rinnovare. Al ritiro della nuova Tessera Elettorale dovrà essere esibita la vecchia Tessera completata.

    La presente procedura, tramite autocertificazione, riguarda soltanto il rinnovo delle Tessere completate; chi avesse smarrito o deteriorato la propria Tessera, deve recarsi necessariamente presso l’Ufficio Elettorale di Renazzo.

    Si ricorda che è possibile anche incaricare una terza persona, che si recherà direttamente all’Ufficio Elettorale di Renazzo per il rinnovo della Tessera, munito di delega, tessera completata e documento di identità del titolare della tessera da rinnovare. Il rilascio della nuova Tessera in questo caso è immediato.

    Approfondimenti

    » Decreto di convocazione dei Comizi: DPR del 27/09/2016 n. 227

    Allegati

    Modulo per la richiesta di una nuova TESSERA ELETTORALE (32.00kb – DOC)
    Modulo per l’OPZIONE PER L’ ESERCIZIO DEL VOTO PER CORRISPONDENZA (541.10kb – PDF)
    Modulo per L’ESERCIZIO DEL DIRITTO DI VOTO IN ITALIA (32.50kb – DOC)

    http://www.comune.cento.fe.it/primopiano/pagina2179.html

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  5. Si comunica che a partire dalle prossime consultazioni elettorali (Referendum del 04/12/2016), le sezioni elettorali n. 1,2,3,4,5,6,7,8,9,11,14 e 18 situate in precedenza in – Piazza Aldo Moro,10 e Via Madonna della Pioppa, 21 saranno trasferite nei locali delle nuove scuole elementari di Bondeno, Via Gardenghi, 3 (adiacenze parcheggio stadio comunale).

    Si coglie l’occasione per esortare i cittadini a controllare fin d’ora la disposnibilità degli spazi nella propria tessera elettorale: se tutti i 18 spazi risultano timbrati è necessario richiedere una nuova tessera recandosi all’Ufficio elettorale. L’Ufficio elettorale sarà aperto fino al 1 dicembre dal lunedì al sabato dalle 8:30 alle 13:00 , dal 2 al 3 dicembre dalle 8:30 alle 18:00 e il giorno delle votazioni dalle 7:00 alle 23:00. Gli orari ordinari dell’ufficio sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle 8:00 alle 13:00; il martedì e il giovedì anche nel pomeriggio dalle ore 14:30 alle ore 17:30; il sabato dalle 8:30 alle 12:30.
    Il rilascio del duplicato della tessera avviene immediatamente.

    Rifare già da oggi la tessera elettorale consentirà di evitare code agli sportelli nelle giornate a ridosso del 4 dicembre.

    L’Ufficio Relazioni con il Pubblico è a disposizione per fornire eventuali ed ulteriori informazioni, anche telefonicamente al n. 0532899211 e nei seguenti orari dal Lunedì al Sabato dalle 8.30 alle 13.00.

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